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Un’operazione congiunta delle forze di polizia ceca e ucraina, supportata da Europol e Eurojust, ha portato allo smantellamento di una gang di Vishing (phishing vocale) responsabile di frodi per decine di milioni di euro in tutta Europa. In Repubblica Ceca, il danno causato da questo gruppo criminale è stimato in oltre 8 milioni di euro.
Nell’ambito dell’indagine, sei sospetti sono stati arrestati in Ucraina e quattro nella Repubblica Ceca nell’aprile di quest’anno. Durante le perquisizioni, effettuate in diverse località in Repubblica ceca (Domazlice, Rokycany e Plzen) e in Ucraina (Dnipropetrovsk), sono stati sequestrati telefoni cellulari, schede SIM e attrezzature informatiche.
Il gruppo criminale operava da call center situati in Ucraina e portava avanti attacchi di vishing, prendendo di mira principalmente vittime ceche. I truffatori chiedevano loro di trasferire fondi da conti bancari ‘compromessi’ a conti ‘sicuri’ controllati dai criminali, usando numeri di telefono falsificati e impersonando impiegati bancari e ufficiali di polizia per guadagnare la fiducia delle vittime.
Il caso è stato aperto presso Eurojust nel novembre 2021 su richiesta delle autorità ceche. Un team di indagine congiunto (JIT) è stato istituito tra le autorità ceche e ucraine con il supporto di Eurojust nel giugno 2022. Europol ha supportato il caso dal dicembre 2021 facilitando lo scambio di informazioni, ospitando incontri operativi e fornendo supporto forense digitale sui dispositivi sequestrati.
Il vishing, o phishing vocale, è l’uso di chiamate telefoniche fraudolente per indurre le persone a dare denaro o rivelare informazioni personali. Per proteggersi da questo tipo di truffa telefonica, è importante essere cauti con le chiamate telefoniche non sollecitate, verificare l’identità dei chiamanti contattando direttamente l’organizzazione e non condividere mai i PIN delle carte di credito/debito o le password del banking online.
Redazione &Magazine
E’ di qualche giorno fa la colossale truffa di milioni di euro ai danni di alcuni clienti dell’istituto svizzero Banca Stato.
La tecnica utilizzata è quella ormai tristemente famosa del phising: gli hacker creano dei siti internet clone dell’istituto, in tutto e per tutto uguali agli originali, ed inducono i clienti a consegnare, in maniera inconsapevole, le chiavi di accesso dei loro conti correnti che, rapidamente, vengono svuotati.
Il finto sito viene proposto tramite motori di ricerca o comunicazioni via email che sembrano provenire dalla banca e gli utenti, eseguendo l’accesso al loro conto, condividono, a loro insaputa, le informazioni di accesso con i malintenzionati che, in questo caso hanno agito prelevando svariati milioni di euro in pochissimo tempo.
Un classico esempio di frode online, insomma, perfettamente riuscito nonostante sistemi informatici di protezione all’avanguardia, come si desume dal comunicato inviato, in propria difesa, da Banca Stato: che “si è attivata per tutelare gli interessi e gli averi dei suoi clienti ed ha applicato i protocolli di intervento previsti.
"Gli esperti informatici hanno lavorato intensamente al fianco degli specialisti per neutralizzare le minacce informatiche nel più breve tempo possibile".
Come misura cautelativa, l’Istituto ha temporaneamente sospeso determinate utenze e-banking: la clientela interessata da tale misura è invitata a contattare il supporto dedicato all’ebanking di Banca Stato.
Ciononostante una falla c’è stata e le conseguenze, in termini economici, sono state ingentissime.
Ora è stata aperta un’indagine contro ignoti per acquisizione illecita di dati, accesso indebito a un sistema per l'elaborazione di dati, danneggiamento di dati, abuso di un impianto per l'elaborazione di dati, sottrazione di dati personali e riciclaggio di denaro.
Il punto però è anche un altro: è possibile ipotizzare in casi simili una corresponsabilità della banca per scarso controllo?
Sono molti gli utenti truffati che si interrogano sulla questione, evidenziando delle palesi falle nel sistema di protezione dei dati, in particolare sulla presunta mancanza del sistema di autentificazione a tre fattori che permette una rafforzata verifica di controllo attraverso app o sms.
Altro punto in discussione è sull’azione simultanea di svuotamento di conti per somme ingenti che avrebbe dovuto far scattare un campanello d’allarme ed un immediato blocco del sistema, cosa che invece non è avvenuta, lasciando i conti alla mercè dei truffatori che hanno potuto agire indisturbati.
Temi caldi insomma,che lasciano ampio spazio al dibattito e sui quali sviluppare più di una riflessione.
Redazione &Magazine di Simona Tenentini
Cosa sono i forex robot? Come funzionano i forex robot?
Guadagnare senza fare niente è il sogno di tutti. Diventare milionari col minimo sforzo, senza patemi, senza dover attuare strategie vincenti per fare soldi o dover tenere conto di un datore di lavoro. A chi non piacerebbe?
Sul web c’è chi propone dei modi per fare soldi in questo modo. Con avveniristici sistemi di trading automatici, dove fai un deposito iniziale, gli dedichi qualche minuto al giorno e intanto vedi il tuo conto crescere.
Tuttavia, ogni qualvolta ci siamo ritrovati a dover recensire qualche piattaforma di trading automatico, abbiamo poi scoperto che si trattava di una truffa. E che recuperare poi i propri soldi fosse impossibile.
I Forex robot non sono ovviamente tutti delle truffe, ce ne sono anche di interessanti che davvero funzionano. Ma non nel modo sopra descritto.
Lo scopo di questa guida completa sui forex robot è dunque quello di farti distinguere tra le truffe e quelli che funzionano veramente.
Un Forex Robot, noto anche come Expert Advisor (EA), è un software di trading automatizzato progettato per operare sul mercato Forex. Questi robot sono programmati per prendere decisioni di trading in base a specifici algoritmi e regole di trading impostate dal trader o dallo sviluppatore del software.
Il Forex Robot può monitorare il mercato 24 ore su 24, analizzare i dati di mercato in tempo reale, identificare le opportunità di trading e persino eseguire operazioni senza l’intervento umano. Questo significa che un trader può automatizzare la propria strategia di trading e lasciare che il Forex Robot esegua le operazioni per lui, risparmiando tempo e riducendo lo stress emotivo spesso associato al trading.
I Forex Robot possono essere personalizzati per adattarsi a vari stili di trading, come il day trading, lo swing trading o il trading di posizione. Possono essere programmati per operare su diversi mercati, come il mercato delle valute, il mercato delle materie prime o il mercato azionario.
E’ importante notare che, nonostante i loro vantaggi, i Forex Robot non sono infallibili. Come qualsiasi altro strumento di trading, i Forex Robot sono soggetti a errori e possono produrre perdite se non vengono utilizzati correttamente o se le condizioni di mercato cambiano in modo imprevisto. Pertanto, è fondamentale che i trader utilizzino i Forex Robot come parte di una strategia di trading ben pianificata e diversificata.
I trading system sono fondamentali per operare con successo sul forex, in quanto permettono di sistematizzare e automatizzare l’analisi tecnica e l’esecuzione delle operazioni.
Un sistema di trading è basato su precise regole quantitative che indicano quando aprire e chiudere una posizione. Queste regole possono derivare dall’utilizzo di indicatori tecnici, pattern grafici, analisi dei volumi o altri parametri.
I vantaggi dei sistemi di trading sono molteplici: eliminano la discrezionalità e le emozioni dal processo operativo, rendendo il trading oggettivo. Inoltre, se il sistema è robusto, permettono di ottenere risultati redditizi nel lungo periodo.
Per creare un efficace sistema di trading forex sono necessarie competenze specifiche di programmazione e backtesting, oltre che una profonda conoscenza dell’analisi tecnica. Una volta messo a punto, il sistema va monitorato nel tempo e ottimizzato in base ai risultati.
I forex robot funzionano? In linea di massima, quelli seri possono dare dei risultati. Certo, quelli più sofisticati e vincenti costano di più poiché chi crea dei software avanzati poi pretende che gli vengano pagati bene. E’ giusto così.
Il trading automatico tramite robot o copy trading non elimina la responsabilità personale del trader nel gestire strategicamente il proprio operato.
I robot forex, seppur capaci di automatizzare analisi ed esecuzione degli ordini, richiedono comunque supervisione e impostazioni iniziali da parte dell’utente.
Anche il copy trading, che permette di replicare le operazioni di trader esperti, necessita di una strategia per selezionare e monitorare nel tempo i profili da seguire. Gli aspetti chiave sono: diversificazione su più trader, analisi dei profitti e dei rischi di ciascuno, controllo costante dei risultati e aggiornamento periodico dei profili copiati.
Ovviamente questi robot non predicono il futuro ma fanno delle analisi in base a determinati calcoli algebrici ed algoritmi. Quindi si basano soprattutto sui movimenti passati e su fattori presenti. Pertanto, non aspettarti risultati certi. Tuttavia, possono aiutarti a setacciare i tanti mercati finanziari in modo molto più veloce di come faresti tu.
Quali sono i forex robot migliori? Sinceramente, non ci sentiamo di proporti delle piattaforme che si propongono come piattaforme di trading automatico e poi magari non funzionano. Oppure, dopo tempo da questa recensione, rischiano di diventare delle truffe e perdere la loro mission iniziale.
Per esempio potresti puntare sui broker che offrono il software MetaTrader 4 come ad esempio i sistemi di trading automatico di AvaTrade.
Questo software esistente da ormai da anni, si basano sugli Expert Advisor, un programma che si personalizza in base alle esigenze dei trader.
L’utente può scegliere tra 2 opzioni diverse:
Nel secondo caso, l’utente iscritto dovrà svilupparlo, programmarlo e compilarlo sul MQL MetaEditor.
Su MetaTrader Market, i trader hanno facoltà di effettuare il download di una demo dell’EA che intendono acquistare. Così da non doversi mettere a fare i programmatori. Già il trader è una attività impegnativa in fondo.
L’Expert Advisor andrà scelto con attenzione e non solo guardando i costi o ti tempi di utilizzo. Potrà dunque valutare:
Meglio non soffermarsi al primo Expert Advisors ma confrontarli tra loro con pazienza. Del resto, stiamo parlando di una scelta che può portarvi interessanti profitti.
La piattaforma MetaTrader 5 può essere ritrovata su tanti Broker con regolare licenza e commissioni e spread bassi. Quindi non dovrai affidarti a siti in odore di truffa.
In alternativa, puoi scaricarla come piattaforma esterna. MetaTrader porta con sé tanti altri vantaggi e funzioni. Quindi scoprirai una piattaforma utile per tanti altri aspetti del trading online. Non è un caso che la versione 4, benché uscita nel 2005 sia ancora molto usata da una vasta platea di trader.
Cosa sono i segnali forex? Un’altra interessante alternativa al trading automatico sono i segnali forex. Di cosa si tratta?
In pratica, ti offrono l’opportunità di ricevere delle segnalazioni da parte di esperti quotidianamente o in base al tipo di abbonamento scelto.
Ogni segnalazione è un indicazione sull’andamento deimercati finanziari. Contenenti:
E’ poi il trader a decidere se utilizzarlo o meno. Non sei costretto ovviamente a prendere la posizione suggerita e puoi magari testare la bontà del segnale prima tramite un Conto demo. Un conto fatto di denaro virtuale che ti permette di fare prove senza mettere a rischio i tuoi soldi reali.
Generalmente, un segnale di trading può essere inviato secondo le seguenti modalità. In base alle tue scelte e a quanto prevede il broker o il sito a cui ti sei iscritto:
non esiste una modalità migliore di un’altra. Dipende da come tu ti trovi meglio. Una email conviene se le visualizzi di continuo o hai attive notifiche push che ti consentano di essere avvisato quando arriva una mail. Fai attenzione però che non arrivino in caselle diverse da quella “In arrivo”. Altrimenti rischi di non vederla (spam, social, promozioni, altro, ecc.)
Una chiamata diretta può essere un’alternativa valida per chi preferisce un modo tradizionale di comunicare. Anche se forse molti si trovano meglio con una comunicazione visiva anziché una orale.
Gli sms sono un altro modo ormai superato di comunicare. Ma hanno il vantaggio di presentare da un lato un report sintetico ed efficace, dall’altro di arrivare quasi sicuramente rispetto per esempio ad un messaggio chat che a volte è soggetto alla linea internet ballerina.
Il broker LiquidityX offre i segnali di trading insieme ad altri servizi. Quindi, iscrivendoti a questo broker, non dovrai poi pure iscriverti ad un sito esterno, ma li avrai inclusi nel pacchetto.
Il numero di segnali di trading che riceverai al mese dipenderà anche da quale account sceglierai. LiquidityX ne prevede 4, partendo da un deposito minimo di 250 euro.
Oltre a ciò, un altro vantaggio dei segnali di trading di LiquidityX è che si tratta pure del servizio offerto da Trading central, considerato un autentico colosso del settore. Operativo dal 1999 e insignito spesso di premi e riconoscimenti per i servizi che offre.
Come anticipato, sul web circolano anche tante truffe di chi propone sistemi vincenti automatizzati. Qualcosa di assurdo, poiché non esiste nulla del genere e sarebbe pure illegale.
In genere, queste truffe parlano di software basati su segnali di trading con una affidabilità che oscilla tra il 99,4 e il 99,7 percento nel prevedere cosa farà il mercato. Inoltre, si fanno pubblicità con Vip ma a loro insaputa.
Ancora, nulla si sa su chi c’è dietro, dato che il Ceo e il suo fido team di sviluppatori presenta biografie molto superficiali e non ci sono richiami ai loro profili social.
Prima di andare avanti con questa guida cerchiamo di rispondere alle domande più comuni:
Si tratta di sistemi che permettono di negoziare automaticamente sui mercati sfruttando la programmazione. Sono praticamente algoritmi che devono essere istruiti dall’utente per investire in modo automatico o semi automatico
Sul web ci sono molte truffe che promettono guadagni facili. Un forex robot funziona se viene programmato correttamente, ci sono però molti robot che non funzionano.
Partendo dal presupposto che i sistemi di guadagno facile non esistono ci sono piattaforme come AvaTrade ad esempio, che permettono di copiare dai trader migliori in pochi passi.
Dunque, abbiamo visto come i robot forex siano una realtà interessante. La tecnologia al servizio dei trader. Tuttavia, sia tutt’altra cosa rispetto a quello che certe truffe propinano. Di sistemi miracolosi che lavorano al posto del trader.
Abbiamo visto come ci siano anche servizi alternativi al trading automatico, come segnali di trading di LiquidityX e Copy trading di Avatrade. E come sia possibile beneficiarne tramite una piattaforma come MetaTrader 4 o 5.
Fonte: Web Economia - Link
Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani ha risposto al question time per fare chiarezza sul trasferimento di migliaia di correntisti da Intesa Sanpaolo al nuovo servizio di banca digitale Isybank.
Sono già 300.000 i clienti di Intesa Sanpaolo trasferiti a Isybank, nel 2024 diventeranno 4 milioni. Non è stata una vera e propria scelta, almeno non per molti. Gli utenti infatti hanno scoperto all'improvviso di essere stati spostati sulla banca digitale. È arrivato solo un avviso in app che non è stato notato. In realtà Intesa Sanpaolo aveva dato la possibilità di negare il passaggio a Isybak fino al 30 settembre, alcuni clienti, però, si sono accorti del trasferimento solo dopo la data. Molti hanno accusato la banca di usare la tecnica del silenzio assenso, per far passare in sordina una manovra che molti clienti avrebbero negato. Ora il caso Isybank è diventato anche oggetto di un'interrogazione parlamentare. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, ha risposto al question time presentato da Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, per fare chiarezza sul trasferimento dei clienti di Intesa Sanpaolo.
"In questi giorni Bankitalia ha ricevuto diversi esposti relativi ai trasferimenti”, ha spiegato Ciriani in Parlamento, secondo i clienti la banca avrebbe dovuto concedere più tempo per rinunciare al trasferimento. Ha poi aggiunto che il ministero dell'Economia e delle Finanze (Mef) non era stato informato preventivamente dello spostamento di migliaia di correntisti di Intesa Sanpaolo alla banca digitale. "Banca d'Italia ha chiesto a Intesa Sanpaolo conferma di aver dato comunicazioni adeguate alla clientela da trasferire, di aver proposto la possibilità, per coloro che non si riconoscono nella categoria della clientela digitale, di non essere trasferiti, e di consentire il rientro in Intesa Sanpaolo", ha spiegato Ciriani. “Bankitalia ha anche raccomandato Intesa Sanpaolo di curare attentamente la comunicazione con la clientela".
Cosa cambia per i clienti trasferiti a Isybank
Isybank infatti fa parte dello stesso gruppo di Intesa Sanpaolo, eppure ci saranno alcune differenze che potrebbero creare problemi ai clienti. Non ci sarà infatti una filiale sul territorio e l'operatività potrà essere gestita solo attraverso l'app mobile. "Isybank è nata per soddisfare le esigenze dei clienti già prevalentemente digitali", ha spiegato Intesa Sanpaolo a Fanpage.it. E infatti i clienti scelti per il passaggio sono i correntisti, che non frequentano spesso le filiali fisiche della banca. Sono state invece escluse le persone con più di 65 anni, i clienti con giacenze finanziarie superiori a 100.000 euro o quelli che hanno effettuato più di 10 operazioni in filiale nell'ultimo anno.
Dal 16 ottobre i primi trasferimenti a Isybank da Intesa Sanpaolo: cosa cambia per Iban e carte
Il passaggio avverrà in automatico e non saranno invece trasferiti mutui, prestiti, e cassette di sicurezza. Quindi se i clienti dovranno svolgere operazioni legate al prestito bisognerà rivolgersi all'app di Intesa Sanpaolo, per la gestione ordinaria, per esempio fare un bonifico, sarà necessario aprire l'applicazione di Isybank. Le carte di credito e debito di Intesa Sanpaolo invece rimarranno valide fino alla scadenza o allo smarrimento, solo in seguito saranno sostituite con carte Isybank. L'accredito dello stipendio invece sarà trasferito in modo automatico sul nuovo conto.
fonte: Fanpage - A cura di Elisabetta Rosso - Link
La Corte Ue ha stabilito che la Commissione europea non può essere ritenuta responsabile di aver impedito il salvataggio di Banca Marche e, di conseguenza, ha confermato la sentenza del Tribunale Ue, che nel giugno 2021 aveva respinto il ricorso presentato dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Pesaro e da altre quattro banche marchigiane.
Il Tribunale Ue aveva infatti rigettato la richiesta di risarcimento dei danni provocati dalla Commissione europea nell'impedire il salvataggio della Banca delle Marche da parte del Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fidt).
Banche delle Marche è stata posta in amministrazione straordinaria nell'ottobre 2013 ei commissari hanno tentato di risolvere la crisi con un intervento di sostegno da parte del Fitd; la Commissione ha indirizzato quattro lettere alle autorità italiane, comunicando che tale intervento avrebbe potuto contribuire un aiuto di Stato e che sarebbe stato opportuno aprire una procedura formale per l'approvazione europea.
Vista l'urgente necessità di ricapitalizzare la banca, e considerata l'impossibilità di dare esecuzione all'Intervento offerto da Fitd in assenza di approvazione da parte della Commissione, la Banca d'Italia ha avviato una procedura di risoluzione di Banca delle Marche.
Analogo intervento di Fitd a favore di un'altra banca, la Tercas, è stato censurato dalla Commissione in quanto aiuto di stato illegale e incompatibile con il mercato interno. La Corte di Giustizia ha annullato quest'ultima decisione, affermando l'insussistenza di un aiuto di Stato. Sulla scorta di tale motivazione, le banche interessate hanno adito il tribunale dell'Unione assumendo l'erroneità della posizione della Commissione in ordine alla natura di aiuto di Stato dell'intervento di Fitd in favore della Banca delle Marche, trattandosi di un fondo di diritto privato al quale unicamente soggetti privati.
E collegando causalmente l'erronea posizione della Commissione alla scelta della Banca d'Italia di sciogliere la Banca delle Marche. Tale scioglimento avrebbe causato danni alle ricorrenti nelle loro qualità di azioniste e obbligazioniste subordinate di Banca delle Marche e di qui la richiesta di risarcimento alla Commissione per responsabilità extracontrattuale.
Nel giugno 2021, Il Tribunale Ue ha stabilito che non esiste un nesso causale 'sufficientemente diretto” tra il comportamento ritenuto illecito della Commissione ed il pregiudizio dedotto dalle ricorrenti. In particolare, secondo il Tribunale, non c'è prova sufficiente a dimostrare che la decisione delle autorità italiane sia stata condizionata in modo determinante dalla Commissione e che, viceversa, esse non abbiamo deciso in autonomia, sulla base di proprie valutazioni inerenti tempi, modi e presupposti della risoluzione di Banca delle Marche.
In sintesi, ad avviso del Tribunale, la risoluzione di Banca delle Marche da parte delle autorità italiane sarebbe stata determinata dal suo stato di dissesto.
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